martedì 27 dicembre 2011

BASTA CAZZO BASTA!

Sono enorme, sono enorme e faccio schifo e continuo a mangiare.
PUTTANA EVA ERO GRASSA A 43 CHILI, ADESSO NE HO PRESI 5 IN 5 GIORNI!
Lo so, non è grasso, ma è quello che dice la bilancia che conta e io non ce la faccio più.
Non ce la faccio più; mio padre che mi urla addosso, e mi dice che faccio schifo, che a saperlo che ero così non mi avrebbe voluta, che sono un disastro di figlia, che sono una delusione.
E non gli rispondo solo perchè so cosa si prova a sentirsi dire 'ste puttane, perchè di sentenze da sputargli addosso ne avrei a bizzeffe, cazzo, sa che sono anoressica e tutto il resto e mi viene a dire 'ste cose, merda di padre che non è altro.
Lo odio, lo odio, lo odio.
E voglio morire.

lunedì 26 dicembre 2011

NONONONO.

Mi sento davvero stupida.
Non riesco nemmeno più a vedere la differenza tra un 46 un 45 o un 44.
Merda, come facevo prima ad essere così ossessionata?
Voglio tornare a piangere sulla bilancia per aver preso anche solo duecento grammi, e invece non mi preoccupo nemmeno di questi due chili e mezzo.
Quando non mangio ho voglia di mangiare e quando mangio ho voglia di digiunare.
Così alterno abbuffate a digiuni, mi faccio del male e ho sbalzi di umore terribili.
Non ce la faccio più, anche perchè voglio smetterla e non ci riesco.
Non riesco perchè questa sono io.
L'anoressia sono io.
Non posso ingrassare, magari diventare anche più carina e avere una vita banale.
Non posso smettere di essere interessante, di nascondere qualcosa.
Io non posso smettere di stare male.
È assurdo, ma l'idea mi terrorizza.
E oltre tutto alterno questi momenti di "voglio stare male" con momenti di vera follia, in cui ho attacchi di panico o attacchi bulimici, in cui mi taglio e tento di suicidarmi.
Quanto posso durare ancora?!

domenica 25 dicembre 2011

Jingle broke jingle broke jingle broke my balls.

Il 25 dicembre pomeriggio con "digital suicide lullaby" nelle cuffiette dell'ipod.
È natale, siate tutti più buoni.
Andarmene via di qua, sarebbe un gran gesto di generosità verso il mondo, no?




Peso di oggi: 46.2

mercoledì 21 dicembre 2011

BASTA, CAZZO, BASTA.

NON VOGLIO ABBUFFARMI PIU'.
NON HO NEMMENO IL CORAGGIO DI PESARMI, CAZZO.

domenica 18 dicembre 2011

Fanculo dieta.

Pizza, vodka, sigarette, casa libera e un ragazzo con cui condividere tutto questo.
Fanculo dieta, per una sera sono stata felice.

giovedì 15 dicembre 2011

Se ho sonno, dormo.

Se ho sete, bevo.
Se ho fame, mangio.
Non funzionava mica così,  una volta ?!

mercoledì 14 dicembre 2011

Dubbi esistenziali non poi così importanti.

Vorrei riempirmi la bocca di Valium e buttarli giù con della vodka, e aspettare e basta.
E vorrei crescere e avere una famiglia e veder realizzato tutto il casino che ho in testa.
Incoerente e indecisa.
È nella vita che si perde l'arte, nell'ordinario, nella normalità.
Cosa c'è di artistico nell'essere uguali ad altri sei miliardi di esseri sulla terra, a fare le stesse cose e a morire allo stesso modo di così tante creature?!
Viviamo una sola volta, o almeno, abbiamo coscienza di una sola vita alla volta, a che serve rientrare nei canoni che ci prescrivono?
Io non voglio seguire le regole.
Io non voglio essere fottutamente normale.
Quando mio padre mi gridava "Perchè non puoi essere come gli altri?!"; ero indecisa se ridere o piangere.
Come gli altri?
Mediocre come gli altri?
Banale, noiosa, miseramente stupida come gli altri?
Che obbiettivo denigrante ed irrisorio.
Chi ha un minimo di materia grigia desidera innalzarsi ad un livello superiore, ed io dovrei abbassarmi?!
Si, perchè l'elevazione determina tristezza.
La felicità è nemica dell'arte.
La felicità uccide l'arte.
Devo dunque sacrificare la meraviglia di una vita breve e malinconica per la miserabile trascuratezza di una vita felice?
Ora come ora vorrei solo farmi meno seghe mentali e godermi la vita come andrebbe goduta.

lunedì 12 dicembre 2011

"I didn't eat for three days so I could be lovely".

Ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiareho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare ho fame e non devo mangiare .
Sto esplendendo e mi sembra tutto così insulso.
Insulso e stupido e insulso e inutile e insulso.
Vorrei accoccolarmi sotto un piumone caldo, in un enorme letto morbido e rimanervici per sempre.
Vorrei chiudere gli occhi e non svegliarmi più più più.

sabato 10 dicembre 2011

Punto di rottura.

Ormai ho capito come funziona.
Abbuffate sempre più costanti e controllo che sfugge di mano, sistematicamente.
E meno male che si avvicinano le feste, capita a proposito, questo mio punto di rottura.
Devo prendermi una pausa, di un mese circa, in cui devo mangiare.
Ingrasserò di uno o due chili, poi ricomincerò a fare l'anoressica, e ne perderò quattro.
All'ultimo punto di rottura è successo così.
Quarantacinqueemezzo-quarantasette-quarantratrè.
Un mese, e poi altri quattro da malata, poi sono sicura vedrò il quaranta, poi spero che il punto di rottura sarà definitivo, spero morirò tra le mie ossa.
Sono stati giorni duri, questi.
Vi amo
elle

mercoledì 7 dicembre 2011

Scusatemi.

Sono debole.
Scusate, non ce la faccio.
Ho ripreso a dimagrire, non so nemmeno perchè.
Devono essere lo stress e le delusioni e la tristezza.
Ho voglia di morire, sul serio.
Peso di oggi: 43.5

lunedì 5 dicembre 2011

Ed è come se avessi quattro anni

Con te che controlli che io abbia mangiato e che non abbia sputato nulla nei tovaglioli e che mi vieti tatticamente di andare al bagno durante la cena.
Sono tornata bambina.
Penso.
Sono nuovamente incapace di prendermi cura di me.
Sono un'incapace.
Anche se nessuno s'è mai chiesto se io volessi veramente prendermi cura di me.
Ti guardo fisso negli occhi, azzurri, splendidi, vitrei e mi ci perdo.
So cosa stai pensando.
Conosco la confusione nel tuo sguardo, conosco quelle lacrime che non scendono, conosco il tuo essere ossessionata da un assiduo “dove ho sbagliato con te?” che non ti esce dalle labbra carnose e tremanti e al quale non riesci e al quale non vuoi rispondere.
So tutto, e tu non sai niente.
Non sai perché piango davanti alla pasta che mi hai posto davanti in un piatto porcellana.
Non sai perché avrò paura dell'esito della giustiziera elettronica l'indomani mattina.
Non sai niente, niente, niente, e questo ti fa semplicemente impazzire.
E sai cosa? In fondo in fondo, dietro a tutte quelle giustificazioni stereotipate e invalide che mi s'agglomerano in testa, alla ricerca disperata di anche solo una di esse che possa considerarsi mia, nemmeno io lo so.
E questo mi fa semplicemente impazzire.
È solo una follia da archiviarsi tale.
Uno sbandamento mentale, un qualcosa che non và, un pezzo che non s'incastra nel puzzle.
Sono solo io.
E non c'è una ragione, è così e basta.
Anche se tu vorresti che ci fosse, perchè sono decisamente troppo intelligente per agire in modo tanto drastico e distruttivo senza una motivazione che valga la pena d'essere chiamata tale, no?
Oh si, io sono troppo intelligente, troppo logica, troppo irrimediabilmente perfetta per poter fuoriuscire dagli schemi.
O forse lo sono troppo poco.
E Mi tremano le mani anche solo a ingerire un boccone, di fronte al tuo viso accusatorio.
E mi freme la lingua a non poter contestare, a non poterti dimostrare quanto io sia perdutamente malata.
E lo sai, vero, che appena sarò al di fuori del tuo raggio d'azione, andrò a svuotare la dispensa e il frigorifero?
Perchè devo essere tutto o niente.
Perchè devo essere tutto e devo essere niente.
Perchè non devi assolutamente vedere quanto io sia spudoratamente sbagliata e incoerente.
Perchè dobbiamo continuare a beffarci l'una dell'altra, a fingere che le cose vadano bene così fino a che o l'una o l'altra giungerà al limite della propria sopportazione morale, dobbiamo continuare a prenderci in giro anche di fronte all'ovvietà delle cose perchè è così e così solamente che il gioco potrà andare avanti.
Perchè è così e così soltanto che io potrò essere perfetta, ancora una volta, ogni giorno un po' di più e ogni giorno un po' di meno.
Perchè a volte vorrei non essere mai nata, al posto d'essere morta.
E ti odio e ti ringrazio, mamma, per avermi dato e sputato in faccia la gioia e il dolore d'esistere.
Ma ora tu non odiarmi e non frenarmi, perchè quel che mio è mio e quel che è tuo è tuo, e la mia vita è affar mio, e il tuo egoismo è affar tuo.
Quindi non odiarmi e non frenarmi, e lasciarmi sbagliare, fosse l'ultima volta, lasciarmi la libertà di decidere.
Perchè è così che voglio essere.
Libera.
elle.

domenica 4 dicembre 2011

You make me wanna die.

Voglio morire.
Ve lo giuro.
Mi sono abbuffata di nuovo, ieri.
Non una, ma ben due volte in una settimana sola.
Schifo schifo schifo schifo schifo schifo schifo schifo schifo schifo schifo schifo schifo schifo.
FACCIO SCHIFO.

sabato 3 dicembre 2011

Oggi pesavo 44.0.
Sono ingrassata di 700 grammi da settimana scorsa.
E penso vada bene così, dopotutto questa settimana ho fatto un gran casino con il cibo e tutto.
Però se penso che lunedì ero 43.3 e che oggi avrei potuto vedere un 42..
Vabbè, c'è sempre tempo per dimagrire, ora l'importante è non salire troppo.
Appena avrò riconquistato la fiducia di quellatroiadimiamadre si ricomincerà con il nostro stupido prenderci in giro.
Nel frattempo ho deciso che a sedici anni me ne andrò a vivere nonesattamentedasola in inghilterra là sarei maggiorenne, e adesso devo trovare solo un impiego come indossatrice o modella che mi permetta di guadagnare abbastanza soldi da potermi pagare i primi mesi d'affitto là.
Non voglio i soldi dei miei genitori.
Ieri sera sono addirittura scoppiata a piangere al pensiero di stare ingrassando, al pensiero che non avrebbero mai preso una cessabassaegrassa come me.
Dio ho seriamente bisogno di un'iniezione di autostima.
Scusate la sconclusionatezza del post.
vi amo
elle

venerdì 2 dicembre 2011

E così non va no, così non si può.

Ho ingurgitato mezza dispensa e l'intero frigo, ed è stato ieri sera sì, ma mi pare d'aver terminato giusto qualche minuto fà di infilarmi manciate di patatine in bocca senza nemmeno sentirne il sapore.
Oggi devo stare a stecchetto assolutamente.
Solo frutta e verdura e qualche proteina a cena per far star buona mia madre.
E palestra e palestra e palestra.
Avrei voglia di tagliarmi via lo stomaco.
Avrei voglia di cucirmi le labbra e non aprirle più.
E avrei voglia di accucciarmi sotto le coperte e non uscirne mai più.
Mai più sul serio.
Avrei voglia di piangere e di gridare e di dire che non è colpa mia se sono così.
E avrei voglia di baciare e fare l'amore e bere e ballare e fumare ed essere felice e provare assolutamente tutto.
È solo un corpo cazzo, non posso esserne così dipendente.
Sono schiava di me stessa.
Sono vittima di me stessa.
Sono drogata di me stessa.
Non è questione di numeri o stronzate varie.
È questione di non riuscire ad accettare il fatto di esistere al di fuori di essi.
Io sono quello che la bilancia dice che io devo essere.
E più è basso il numerino che ella mi sussurra, più io posso considerarmi invisibile e in pace con me stessa.
Perchè più è basso, più io sono morta.
Perchè, parliamoci chiaro, non cambia un cazzo tra un quarantatrè o un quaratasei.
Ma per me c'è un abisso.
A quarantasei io potrei mangiare quello che voglio, perchè quarantasei è un numero decisamente alto per i miei standard, a quarantasei il mio corpo può permettersi di più.
A quarantatrè non posso superare le settecento calorie se voglio che resti con me.
Ed è sconvolgente quanto tre miserissimi chili possano cambiarmi la vita.
Comunque sto seriamente delirando.
Scusate per tutto questo vomito di parole.
Vi amo.
elle